Comune di Frascineto - Storia e galleria fotografica

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Notizie storiche accertate sulla città di Frascineto si rintracciano a partire dal Quattrocento allorché il borgo accolse i profughi provenienti dall'Albania allora invasa dai Turchi; prima di questa data è verosimile che si trattasse di un piccolo insediamento sviluppatosi attorno alla chiesa rurale della Madonna della Pietà.
Il toponimo dipende forse dal nome di una tra le famiglie che prima vi si insediò: i Frassineto, nome che si modificò nel tempo in Fraxineto, Frassineto e l'attuale toponimo.

Nel panorama feudale della provincia di Cosenza, Frascineto visse, dal Quattrocento in poi, analoghe vicende dei feudi limitrofi e fu pertanto casale di Castrovillari (XV secolo) e, a partire dal XVI secolo, feudo della famiglia Sanseverino, di Giovanna d'Aragona e degli Spinelli fino all'eversione della feudalità.
Nel 1799 Frascineto fu considerato comune di Cassano e dal 1807 tornò sotto il governo di Castrovillari divenendo comune autonomo nel 1938.

La chiesa di Santa Maria dell'Assunta, risalente al XVIII secolo, è uno degli edifici più interessanti del centro storico di Frascineto ed esisteva verosimilmente, come piccola cappella, prima dell'arrivo degli albanesi.
Esternamente la chiesa si presenta imponente nella mole architettonica e semplice nei materiali e, in facciata, una monofora sormonta il portale mentre l'interno, a croce latina, presenta decorazioni in stucco ed un'iconostasi del primo Novecento impreziosita da meravigliosi quadri bizantini, opera del pittore olandese Girolamo Lessing.
Visibili nel centro storico sono inoltre le chiese di Santa Lucia, dei Santi Pietro e Paolo, di San Basilio Magno e i ruderi dell'antico Santuario della Madonna delle Armi.
La chiesa di San Basilio è edificata in stile barocco e a navata unica con cupola esagonale e presenta statue di santi nella facciata. All'interno il dipinto di Genesio Galtieri raffigurante la Madonna delle Grazie e l'Assunta, quelli di Francesco Bilotta con la Madonna in Gloria adorata da San Giuseppe e San Giovanni Battista e altri.
Quest'ultimo, collegato alla chiesa dei SS. Pietro e Paolo mediante sentieri di montagna, costituiva l'ascetario dei monaci basiliani i quali, transfughi dall'Oriente, vi si raccoglievano in preghiera e per i loro studi; da ciò assunse il nome di "Madonna di lassù". Quest'ultimo si inserisce nel vasto panorama degli insediamenti rupestri della Calabria bizantina e si trova a nord di Frascineto, a circa 830 m di altezza in corrispondenza di una spelonca naturale sulla roccia calcarea.
Il santuario sorse nel X secolo quando i monaci transfughi dall'Oriente si insediarono in luoghi isolati e facilmente difendibili sia per scampare al pericolo dell'iconoclastia sia per svolgere tranquillamente la propria vocazione ascetica.
Il muro prospettico dell'ascetario di Frascineto si trova perfettamente integrato nella roccia e al suo interno sono tuttora visibili alcuni interventi architettonici ed artistici che un tempo dovevano culminare con l'affresco di una bellissima Madonna bizantina oggi del tutto scomparso.

Testi e foto tratti da provincia.cs.it/retemuseale
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